“Riprese la sua posizione a
prua preparandosi a procedere alla mappatura. Con il monitor in mano indicò a
Fokir il punto da cui cominciare. Poi, mentre Tutul immergeva in acqua il primo
peso, lei immerse il profondimetro e premette il pulsante.”
“Pochi altri bordi bastarono
a confermare l’ipotesi di Piya che i delfini fossero riuniti in una pozza il
profondimetro dimostrava che in quel punto il letto del fiume aveva una
profondità variabile tra i cinque e gli otto metri, più che sufficienti per
dare ospitalità ai delfini quando il livello dell’ acqua si abbassava.”
(Granchi – pagina 165,166)
Il profondimetro nasce come
adattamento del manometro, uno strumento capace di misurare la pressione dei
fluidi. Da come Piya utilizza lo strumento – ovvero immergendo il sensore poco
sotto la superficie – capiamo che si tratta di un particolare tipo di
profondimetro, che funziona come un ecoscandaglio. Infatti per sapere la
profondità, senza mandare lo strumento al fondo e calcolare la pressione del liquido
sovrastante, l’unico modo è quello del Sonar: lo strumento invia un segnale che
arriva al fondale e torna indietro, permettendo di calcolare la
profondità del tratto di fiume.
Ecoscandaglio: http://it.wikipedia.org/wiki/Ecoscandaglio
Profondimetro: http://it.wikipedia.org/wiki/Profondimetro
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